I dati affrontati durante l’incontro sulla violenza contro le donne vogliono raccontare solo una piccola parte del fenomeno, la punta dell’iceberg, e cioè quella che riesce ad emergere e arrivare alle istituzioni o a i servizi attraverso una denuncia, una richiesta di accoglienza, di sostegno, di orientamento o di intervento sanitario. Durante la conferenza stampa ha presentato la pubblicazione annuale sui numeri della violenza contro le donne in Trentino. Dopo la flessione del dato complessivo di denunce e procedimenti di ammonimento evidenziata del periodo della pandemia, nel 2022 si registra una riconversione verso il trend negli anni precedenti. Nel 2022 si registrano 655 tra denunce e ammonimenti, nel 2021 erano 614. Le donne accolte nei servizi residenziali sono state 360, 289 nel 2021. Il numero di accessi per violenza al Pronto Soccorso del 2022 sono in aumento, 469 rispetto ai 428 del 2021. I dati confermerebbero dunque che la violenza contro le donne, nella maggior parte dei casi, riguarda la rete di relazione più vicina alle vittime – se non la più intima – che coinvolge la sera affettiva e delle conoscenze. Nell’88,1% delle schede, infatti, il presunto autore è un uomo che proviene dal contesto relazionale, lavorativo o familiare delle donne.