Sacerdote di Innsbruck denuncia abusi subiti 40 anni fa a Lana

Mercoledì 10 Dicembre - 10:57

Un sacerdote della Diocesi di Innsbruck ha reso pubblica una denuncia per abusi subiti oltre quarant’anni fa durante un periodo di permanenza presso l’Ordine Teutonico a Lana, in Alto Adige. All’epoca dei fatti, il religioso – oggi sessantenne – aveva 19 anni ed era agli inizi del proprio cammino verso il sacerdozio. In un’intervista all’emittente pubblica ORF, ha spiegato di essere "il primo sacerdote in Austria ad avere il coraggio di compiere questo passo", aggiungendo di essere certo di "non essere l’unico". Secondo il suo racconto, l’autore dell’abuso sarebbe stato un superiore dell’ordine religioso, oggi deceduto. L’episodio sarebbe avvenuto nella stanza del giovane seminarista, con un comportamento che il sacerdote descrive come "mirato". Una volta rientrato a casa, il futuro prete avrebbe confidato l’accaduto a un confratello, ma la reazione di quest’ultimo – che lo avrebbe ritenuto responsabile e avrebbe sostenuto che le tendenze dell’aggressore fossero note – avrebbe causato una seconda ferita, inducendolo al silenzio per decenni. La decisione di parlare pubblicamente oggi, spiega, nasce dal desiderio di "dare coraggio ad altri" che potrebbero aver vissuto esperienze simili. In un comunicato ufficiale, la Diocesi di Innsbruck ha espresso al sacerdote "rispetto e riconoscenza" per la sua scelta, definendola "un forte segno di apertura e responsabilità". L’istituzione ha inoltre assicurato il proprio sostegno e accompagnamento. Secondo i dati citati da ORF, la Commissione Indipendente austriaca per la tutela delle vittime ha ricevuto dal 2010 a oggi circa 3.600 segnalazioni di presunti abusi riconducibili all’ambiente ecclesiale nel Paese. Intanto a fine anno don Gottfried Ugolini, sacerdote e psicologo, lascerà l’incarico di referente per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili, oltre al posto nel gruppo direttivo del progetto “Il coraggio di guardare”, da cui è nato il Rapporto indipendente sugli abusi nella diocesi, affidato allo studio legale tedesco Westpfahl Spilker Wastl. Su mandato del vescovo Ivo Muser, don Ugolini assumerà ora la responsabilità della pastorale per i sopravvissuti ad abusi e violenze, offrendo sostegno diretto a chi ha subito – o è stato indirettamente coinvolto in – situazioni di abuso sessualizzato. "Sarò disponibile per colloqui e percorsi di accompagnamento", ha spiegato, precisando che manterrà anche gli attuali incarichi nella pastorale giovanile e nel supporto al personale ecclesiale. Dopo quindici anni di attività ritenuta pionieristica nel campo della prevenzione, Ugolini parla di un "passaggio di consegne necessario". Il progetto “Il coraggio di guardare” proseguirà fino al 2026, garantito dal gruppo direttivo che definirà nuovi obiettivi una volta nominata la nuova presidenza. Il sacerdote continuerà inoltre a collaborare nella formazione sui temi della prevenzione. Obiettivo del suo nuovo ruolo, sottolinea, sarà "sostenere chi porta sulle spalle il peso di traumi e violenze", attraverso incontri, consulenze e momenti di ascolto dedicati.

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